Da Altrianimali, il blog di Racconti Edizioni: L'acrobata

24.05.2017 21:21

Vista dal basso sembrava bella e i suoi movimenti facili, compiuti senza sforzo. Ora rapito dalla sua grazia, ora invidioso del suo dominio di sé, non applaudivo – unico tra tutto il pubblico – ai suoi numeri.

Il suo profilo, le sue fattezze avevano qualcosa di familiare. Era un corpo già visto altrove, erano muscoli che si tendevano e rilassavano secondo un ritmo che non mi era nuovo. In tutto ciò che faceva c’era il riverbero di qualcuno che mi pareva di conoscere. Lentamente la identificai. Giunsi alla conclusione che non poteva essere altro che la sorella gemella di un amico perso di vista parecchi anni prima. In seguito la mia deduzione si rivelò del tutto infondata, ma sul momento fece nascere in me il desiderio di avvicinarla, o meglio, rafforzò e sospinse un desiderio già esistente e che altrimenti sarebbe rimasto allo stato larvale e non si sarebbe mai tradotto in iniziativa concreta. Le avrei chiesto notizie del fratello, questo era il pretesto. Il problema era trovare quel tanto di fiducia nelle mie capacità di seduzione che mi avrebbe consentito di presentarmi al suo camerino con amabile e non ostentata disinvoltura.

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