Da NiedernGasse: La casa del poeta, capitolo VII

09.05.2017 22:34

Tuttavia, il gioco si fece serio e Vannini iniziò davvero a ricevere pazienti. O meglio, dava consulti epistolari, rispondeva alle domande di aspiranti pazienti con lunghe lettere. Come avesse fatto a spargersi la sua fama di psichiatra per corrispondenza non mi è chiaro. Al vetro smerigliato di quella porticina laterale seminascosta, avevo apposto un cartellino con una laconica scritta: Dottor Vannini Psichiatra. Ero certo che nessuno ci avrebbe fatto caso, al massimo qualche condomino che, eventualmente, avrebbe chiesto informazioni a me. Invece si era creato tutto un movimento di seguaci che chiedevano consulti per sé e per i propri cari.

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